UN PO' DI STORIA..............


Negli anni '80 il concetto di vita collettiva ed i divertimenti che più coinvolgevano i ragazzi americani entrarono a fare parte della vita di ogni giorno dei giovani italiani, un esempio per tutti la disco-music fatta da cantanti italiani che in quegli anni imperava nelle discoteche, i primi fast-food che aprivano nelle più importanti città italiane, la comparsa dei windsurf sulle nostre spiagge e via dicendo. Per certi aspetti si stava ripetendo un po' la situazione della metà anni cinquanta in Italia, quando, assieme gli aiuti economici del piano Marshall, furono introdotti nel nostro paesi alcune delle principali attrazioni sociali che gli Stati Uniti avevano a quei tempi.
Il football americano fece la sua prima comparsa in Italia nelle sale cinematografiche grazie a film quali "Quella sporca ultima meta" e "Il paradiso può attendere" interpretati rispettivamente da Burt Reynolds e da Warren Beatty; mentre in Italia ci fu un simpatico approccio a questo sport grazie a Bud Spencer ed al suo "Lo chiamavano Bulldozer"; è curioso notare che in tutti e tre i film il football americano era erroneamente chiamato rugby, questo perché, americani a parte, nessuno di noi italiani sapeva distinguere inizialmente le due discipline sportive.
A Bologna la situazione sportiva non era così rigogliosa come in questi anni; il Bologna Calcio, negli anni 1982 e 1983, era entrata in una profonda crisi di gioco, che portò la gloriosa squadra di calcio per la prima volta in serie B e l'anno successivo addirittura in serie C. Le due squadre di pallacanestro, la Virtus e la Fortitudo, erano ben lontane dall'essere le società che avrebbero monopolizzato poi la scena degli avvenimenti sportivi a Bologna negli anni Novanta; solamente nel 1984 la Virtus avrebbe conosciuto la gloria del decimo scudetto, quello della stella.
In un panorama, da un punto di vista sportivo così desolante, era chiaro che la gente cercasse nuove discipline sportive da seguire ed alle quali entusiasmarsi e così gli anni ottanta diventarono per i bolognesi gli anni degli scudetti della pallavolo (Zinella) e del baseball (Fortitudo), ma furono soprattutto gli anni delle sfide e dei titoli nazionali delle due principali squadre della città, i Warriors ed i Doves. Un dato per tutti è la massiccia presenza di spettatori nel derby del 1984 giocato in casa dei Doves davanti a circa 7000 persone che gremivano le tribune del campo della Lunetta Gamberini in ogni ordine di posto!!!

E' l'anno che vede la prima comparsa del football americano nella nostra città; alcuni ragazzi con la passione degli sport americani si incontravano nei vari campi della periferia di Bologna per passarsi un pallone ovale, coadiuvati dall'apporto tecnico e dalla profonda conoscenza del gioco di alcuni studenti americani loro amici. E' giusto ricordare che a Bologna ha sede una delle più antiche e rinomate Università, presso la quale migliaia di studenti stranieri si sono laureati.
I primi giocatori ed allenatori delle squadre di football americano in Italia erano principalmente studenti universitari oppure militari che prestavano servizio presso le basi Nato situate nel nostro paese.

La storia continua, anno per anno ..........

Alla fine del 1989 i Warriors ed i Doves decisero di unire le proprie forze dando origine alla nuova società B.A.F (Bologna American Football), la quale nel 1991 cambiò ulteriormente nome, diventando Rebels Bologna.

Sfortunatamente, le cose non furono più le stesse; la fusione che aveva generato tanto rumore nell'ambiente dello sport bolognese, invece di riportare il pubblico alla Lunetta Gamberini, lo allontanò, sopratutto a causa del malumore fra gli appassionati i quali, non avendo più la propria squadra per cui tifare, persero l'interesse nei confronti del football americano. Solamente alcuni irriducibili hanno continuato a seguire questo sport, frequentando le tribune dello stadio Kennedy di San Lazzaro di Savena per seguire le partite interne dei Phoenix.. La franchigia Warriors ricomparve nel 1992 per altri due anni, ma, pur apprezzando lo sforzo fatto da chi volle ricreare la squadra, i risultati non ottennero la stessa attenzione ed consenso della precedente esperienza.

Nel 1994 la favola era finita................

Dicembre 2002.... rinomincia la sfida